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Provincia Autonoma di Trento: deliberati i criteri per i contributi a fondo perduto

Pubblicato il 22.05.2020
La Giunta della Provincia Autonoma di Trento ha approvato i criteri e le modalità per la concessione dei contributi a fondo perduto di cui all’art. 5 della L.P. 13 maggio 2020, n. 3 – misure a sostegno degli operatori economici che impegnano fino a undici addetti e che hanno subito gravi danni in conseguenza della pandemia COVID-19 (clicca qui).
Per poter beneficiare del contributo, gli operatori economici (soggetti che al momento di presentazione della domanda esercitano attività di impresa o di lavoro autonomo in qualsiasi delle forme giuridiche consentite dalla legge) devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
  • sede legale nel territorio provinciale al momento della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale;
  • non essere assoggettati a procedure concorsuali alla data di presentazione della domanda;
  • avere nell’ultimo periodo di imposta disponibile al momento di presentazione della domanda un volume di attività (per le imprese somma di ricavi e di ogni altro provento/per lavoratori autonomi somma di compensi e ogni altro provento, esclusi contributi pubblici a fondo perduto) maggiore di euro 12 mila e fino a euro 1,5 milioni;
  • aver subito un grave danno in conseguenza dell’epidemia di Covid-19 (per gli operatori economici fino a 9 addetti, ad esempio, è necessaria una riduzione del “volume di attività” di almeno il 50% tra il periodo di osservazione (lasso temporale minimo di 2 mesi continuativi all’interno del periodo che va da marzo a maggio 2020) ed il corrispondente periodo dell’anno precedente);
  • presenza di un numero di addetti inferiore o uguale a undici;
  • non trovarsi già in difficoltà al 31 dicembre 2019.

In presenza dei richiamati requisiti, hanno diritto al contributo gli operatori che nell’ultima dichiarazione presentata hanno indicato un reddito pari o inferiore a euro 40.000, incrementato di euro 15.000 per ciascun ulteriore socio, associato o collaboratore familiare che presta la propria attività nella società, associazione, impresa familiare fino ad un limite reddituale massimo pari a euro 70.000.

La misura del contributo è pari a:

  • euro 3.000,00 fino a 3 addetti
  • euro 4.000,00 fino a 6 addetti
  • euro 5.000,00 fino a 11 addetti

Gli operatori economici neo costituiti (dopo il 01.09.2019) ricevono un importo fisso di euro 3.000.

Per gli operatori economici che nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 hanno sostenuto canoni di locazione per gli immobili nei quali viene esercitata l’attività è prevista una maggiorazione al contributo pari al 40 per cento dell’ammontare dei canoni totali sostenuti per tali mesi e comunque non superiore a euro 1.200,00.

La domanda di contributo dovrà essere presentata dall’operatore economico o da un suo delegato entro il 31 luglio 2020 attraverso apposita piattaforma informatica che sarà messa a disposizione dalla Provincia. La struttura provinciale competente alla gestione dei contributi è individuata nell’APIAE. Con comunicato stampa di ieri, 21 maggio 2020, (clicca qui) la PAT ha comunicato che le domande potranno essere inviate a partire dall’11 giugno 2020 ed ha rassicurato che non si tratterà di un cosiddetto click day, ma verrà data la dovuta attenzione a tutte le richieste.

In sede di domanda, l’operatore economico che richiede il contributo dichiarerà il rispetto dei seguenti obblighi fino al 31 dicembre 2021:

  • salvaguardia del numero di addetti
  • regolare pagamento delle retribuzioni ai dipendenti
  • regolare pagamento dei debiti verso i propri fornitori
  • accettazione di ogni controllo, conservazione e messa a disposizione della documentazione attestante il possesso dei requisiti per l’accesso ai contributi (fino al 31 dicembre 2025).
Clicca qui per consultare le slide – aggiornate a seguito del comunicato stampa della PAT del 21 maggio 2020 – con una sintesi dei requisiti e della misura del contributo.
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