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L’art. 25 del D.L. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) prevede il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore di soggetti esercenti attività d’impresa, professionisti e titolari di partita IVA che conseguono reddito agrario, che rispettano i seguenti requisiti:
- ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente;
- ammontare del fatturato e/o dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 (tale requisito non deve essere necessariamente rispettato dai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019).
Il decreto prevede, indipendentemente dai requisiti sopra indicati, che non potranno accedere al contributo a fondo perduto:
- soggetti la cui attività risulti cessata alla data di presentazione dell’istanza;
- enti pubblici, intermediari finanziari e società di partecipazione;
- soggetti che hanno diritto alla percezione delle indennità previste dagli artt. 27 (professionisti iscritti alla gestione separata Inps e lavoratori co.co.co.) e 38 (lavoratori dello spettacolo) del D.L. 18/2020;
- lavoratori dipendenti;
- professionisti iscritti alle casse di previdenza dei propri ordini (es. ingegneri, architetti, geometri, medici, commercialisti, avvocati, ecc.).
Il contributo spettante viene calcolato applicando alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi di aprile 2019 le seguenti percentuali, variabili in base all’ammontare dei ricavi/compensi del periodo d’imposta precedente (2019):
- 20% fino a 400 mila euro
- 15 % da 400 mila euro ad 1 milione di euro
- 10% da 1 milione di euro a 5 milioni di euro.
Il contributo, laddove spettante, viene comunque riconosciuto nella misura minima di 1.000 Euro a favore di professionisti e ditte individuali e 2.000 Euro a favore delle società.
Al fine di ottenere il contributo a fondo perduto, occorre presentare, esclusivamente in via telematica, un’istanza all’Agenzia delle entrate, utilizzando la procedura che verrà resa disponibile. Il contributo verrà erogato direttamente sul conto corrente indicato nell’istanza.